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Olio extravergine d’oliva italiano: perché è migliore di quello estero

Se c’è un prodotto che rappresenta l’eccellenza del Made in Italy, è senza dubbio l’olio extravergine d’oliva. Ma cosa rende l’olio italiano migliore rispetto a quello prodotto in altri Paesi come Grecia, Marocco o le miscele di oli dell’Unione Europea? La risposta è semplice: qualità, tradizione e controllo. Oggi voglio spiegarti in modo chiaro perché l’olio italiano è davvero unico e perché dovresti sempre preferirlo rispetto a quello estero

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La qualità del territorio italiano

L’Italia ha un patrimonio olivicolo che poche altre nazioni possono vantare. Ogni regione italiana, dalla Puglia alla Toscana, dalla Sicilia alla Liguria, produce olio con caratteristiche organolettiche uniche grazie al microclima e alla varietà delle cultivar. L’olio italiano è il risultato di una combinazione perfetta tra clima, terreno e tradizione agricola, fattori che influiscono direttamente sulla qualità del prodotto finale.

Al contrario, Paesi come la Grecia o il Marocco producono grandi quantità di olio, ma spesso in condizioni molto diverse. L’olio greco, ad esempio, è spesso più pesante e amaro rispetto a quello italiano, che invece tende ad avere un equilibrio perfetto tra amaro e piccante. Gli oli marocchini, pur avendo un costo inferiore, sono meno raffinati e spesso mancano della complessità che caratterizza l’olio italiano.

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Le miscele di oli dell’Unione Europea: cosa significa

Un’altra grande differenza riguarda le miscele di oli dell’Unione Europea, che spesso troviamo a prezzi molto bassi sugli scaffali dei supermercati. Ma cosa significa esattamente “olio da olive dell’Unione Europea”? Questo termine indica un prodotto che non proviene da un singolo Paese, ma è il risultato di una miscela di oli provenienti da vari Stati membri dell’UE. In poche parole, si tratta di un mix di oli di diverse provenienze (Spagna, Grecia, Portogallo, ecc.), senza un vero controllo sulla qualità complessiva.

Questi oli sono spesso prodotti su larga scala, dove la priorità è la quantità piuttosto che la qualità. A volte, le olive utilizzate per queste miscele provengono da coltivazioni che non rispettano gli stessi standard elevati che troviamo in Italia. Inoltre, il trasporto e lo stoccaggio di queste miscele possono influire negativamente sul sapore e sulle proprietà organolettiche dell’olio.

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L’importanza del controllo e della certificazione

Un aspetto cruciale che distingue l’olio italiano da quello estero è il rigido sistema di controllo e certificazione. L’Italia può vantare numerose DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta), che garantiscono non solo la provenienza delle olive, ma anche il rispetto di specifiche regole di produzione. Questo sistema di certificazione assicura che ogni bottiglia di olio italiano rispecchi determinati standard di qualità, dall’albero alla tavola

In molti Paesi esteri, invece, i controlli sono meno rigorosi, e spesso l’olio viene venduto senza garantire al consumatore informazioni chiare sulla provenienza delle olive e sui metodi di estrazione. Questo non accade in Italia, dove la tracciabilità del prodotto è fondamentale.

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