Se c’è una cosa che tutti dovremmo sapere quando acquistiamo un olio extravergine d’oliva, è come riconoscerne la qualità. Sul mercato trovi una varietà incredibile di oli, ma non tutti sono davvero extravergine di qualità. Quindi, come fare per essere sicuri di portare a casa un olio che non solo esalti i tuoi piatti, ma che faccia anche bene alla tua salute?
Leggi l’etichetta
Il primo passo per riconoscere un olio extravergine d’oliva di qualità è leggere attentamente l’etichetta. Un olio di qualità deve riportare informazioni precise e dettagliate. Cerca l’indicazione “100% olio extravergine d’oliva”, che indica che l’olio è stato ottenuto esclusivamente mediante processi meccanici e non chimici.
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Presta attenzione alla provenienza: i migliori oli riportano la zona di raccolta delle olive, come specifiche DOP o IGP, e non solo la generica indicazione “Unione Europea”. Se trovi la dicitura “olio da miscele di oli comunitari”, probabilmente stai comprando un prodotto che non proviene interamente da olive di alta qualità.
Controlla la data di raccolta e scadenza
Un altro fattore da tenere d’occhio è la data di raccolta delle olive. Gli oli di qualità devono indicare l’anno di raccolta, che ti permette di capire quanto è fresco l’olio. Più è recente, meglio è. Anche se l’olio extravergine d’oliva ha una lunga durata, è sempre preferibile consumarlo entro 18 mesi dalla produzione per preservarne il sapore e le proprietà nutrizionali.
Il prezzo non mente
Inutile girarci intorno: un buon olio extravergine d’oliva ha il suo prezzo. Se trovi un olio venduto a un prezzo troppo basso, è probabile che ci sia qualcosa che non va. La qualità ha un costo, e questo vale soprattutto per gli oli extravergine, che richiedono processi di produzione più attenti e rigorosi. Un prezzo troppo basso potrebbe indicare una miscela di oli di bassa qualità o un processo di estrazione meno curato.
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Il colore e il profumo
Un trucco utile per riconoscere un olio extravergine di qualità è osservare il colore. Non è l’unico indicatore, ma è comunque un buon punto di partenza. Gli oli di qualità possono variare dal verde intenso al giallo dorato, a seconda delle varietà di olive e del momento della raccolta. L’importante è che non sia torbido, il che potrebbe indicare un difetto nel processo di estrazione.
Passiamo poi al profumo. Un olio di qualità deve avere un profumo fruttato che ricorda le olive fresche. Se l’olio ha un odore rancido o sgradevole, significa che non è fresco o è stato conservato male. Annusa sempre l’olio prima di usarlo: il naso non mente!
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Il sapore
Infine, il gusto è l’aspetto che più di tutti ti permette di riconoscere un olio extravergine d’oliva di qualità. Un buon olio deve avere un sapore fruttato, leggermente amaro e piccante. Questa combinazione di sapori è un segno della presenza di polifenoli, potenti antiossidanti che fanno bene alla salute. Se l’olio ha un sapore piatto, metallico o troppo dolce, non è di buona qualità.