Quando si parla di olio extravergine d’oliva, una delle caratteristiche fondamentali da considerare è il valore dell’acidità. Ma cosa significa esattamente questo parametro e perché è così importante? Prima di spiegare di cosa si tratta, è importante sapere che l’acidità è uno degli indicatori principali della qualità dell’olio extravergine d’oliva e come interpretarlo correttamente quando scegli il tuo olio preferito.
Cos’è l’acidità dell’olio extravergine d’oliva?
L’acidità dell’olio extravergine d’oliva è un parametro chimico che misura la quantità di acido oleico libero presente nel prodotto. Questo valore non si riferisce al gusto o al sapore dell’olio, come spesso si pensa, ma è un indicatore della qualità delle olive utilizzate e del processo di estrazione. In pratica, un’acidità bassa significa che le olive utilizzate erano sane e fresche e che sono state spremute entro poche ore dalla raccolta, con una lavorazione adeguata. Al contrario, un’acidità alta può indicare che le olive erano danneggiate, mal conservate o che il processo di estrazione non è stato ottimale.
Qual è il limite di acidità per l’olio extravergine d’oliva
Per essere classificato come olio extravergine di oliva, l’acidità dell’olio non deve superare lo 0,8%. Questo è il limite stabilito dai regolamenti dell’Unione Europea. Un olio con un’acidità superiore allo 0,8% non può essere considerato extravergine e, quindi, non avrà le stesse qualità organolettiche e nutrizionali.Un olio con un’acidità vicina allo 0,3-0,4% è considerato di altissima qualità, ed è quello che dovresti cercare quando acquisti un olio extravergine d’oliva. Questa bassa acidità è segno di un’attenzione particolare nella raccolta delle olive e in tutte le fasi della lavorazione.
Perché l’acidità è così importante
Il valore dell’acidità è essenziale perché ci dice molto sulla qualità dell’olio. Un olio con un’acidità bassa è sinonimo di un prodotto sano e fresco, ottenuto da olive coltivate e raccolte nel rispetto dei tempi e dei metodi tradizionali. Inoltre, l’acidità è strettamente legata alla durata di conservazione dell’olio: più l’acidità è bassa, più l’olio sarà stabile nel tempo e manterrà le sue proprietà nutritive e organolettiche.Al contrario, un’acidità alta non solo può indicare che le olive sono state mal conservate o raccolte troppo tardi, ma anche che l’olio potrebbe deteriorarsi più velocemente, perdendo così gran parte dei suoi benefici per la salute.
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Come scegliere l’olio giusto
Quando acquisti un olio extravergine d’oliva, cerca sempre di verificare il valore di acidità sull’etichetta. Molti produttori, soprattutto quelli di alta qualità, indicano questo parametro per aiutarti a fare una scelta consapevole. Se trovi un olio con un’acidità inferiore allo 0,5%, sai di avere tra le mani un prodotto eccellente, che non solo è perfetto per il palato, ma anche ricco di nutrienti come vitamina E, polifenoli e antiossidanti naturali.