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Come consumare l’olio extravergine d’oliva per combattere il colesterolo

L’olio extravergine d’oliva è un vero e proprio alleato per la nostra salute, soprattutto quando si parla di colesterolo. Studi scientifici hanno dimostrato che questo prezioso ingrediente, tipico della dieta mediterranea, può aiutare a ridurre il colesterolo cattivo (LDL) e a mantenere in equilibrio quello buono (HDL). Per trarne tutti benefici però bisogna saperlo consumare. Infatti c’è un dettaglio importante che spesso viene sottovalutato e che se non rispettato può diventare controproducente. Prima di conoscerlo è importante sapere che l’olio extravergine d’oliva è ricco di acidi grassi monoinsaturi, in particolare l’acido oleico, che ha un effetto benefico sui livelli di colesterolo. Questo tipo di grasso, al contrario dei grassi saturi che troviamo nei cibi di origine animale, contribuisce a ridurre il colesterolo cattivo nel sangue, prevenendo così il rischio di malattie cardiovascolari. Essendo una fonte naturale di antiossidanti, come i polifenoli, che proteggono le cellule dai danni ossidativi e aiutano a mantenere elastiche le pareti delle arterie, l’olio evo è un alimento cardine della dieta mediterranea, riconosciuta come una delle più salutari al mondo.

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Come consumare al meglio l’olio extravergine d’oliva: le quantità

Per trarre il massimo beneficio dall’olio extravergine d’oliva nella lotta contro il colesterolo, è fondamentale saperlo usare in modo corretto. Il primo consiglio è quello di consumarlo preferibilmente a crudo. L’olio extravergine d’oliva, infatti, mantiene intatte tutte le sue proprietà nutrizionali e antiossidanti quando non viene sottoposto a cottura. Un filo d’olio a crudo su insalate, verdure grigliate o legumi è il modo migliore per assicurarsi una dose giornaliera di salute. Se volete usarlo in cottura, cercate di evitare temperature troppo elevate. L’olio extravergine d’oliva ha un punto di fumo relativamente alto rispetto ad altri oli vegetali, ma è sempre preferibile non sottoporlo a cotture prolungate per preservare i suoi benefici. Quando cucinate, aggiungetelo verso la fine, magari per arricchire il sapore di una zuppa o di un piatto di pasta.

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Un altro aspetto fondamentale è la quantità. Sebbene l’olio extravergine d’oliva sia salutare, è pur sempre un grasso e quindi va consumato con moderazione. Gli esperti consigliano di non superare i 3-4 cucchiai al giorno, che corrispondono a circa 30-40 grammi. Questa quantità è sufficiente per apportare benefici alla salute senza eccedere con le calorie. Quando si parla di olio extravergine d’oliva, la qualità fa la differenza. Un olio di buona qualità è ottenuto da olive raccolte al giusto grado di maturazione e spremute a freddo, un processo che garantisce la conservazione di tutti i nutrienti. Se possibile, scegliete un olio extravergine d’oliva biologico, che non ha subito trattamenti chimici e conserva tutte le proprietà benefiche.

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