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Perché non conservare l’olio extravergine d’oliva in frigo

Conservare l’olio extravergine di oliva è una questione di cui si parla spesso, ma una cosa è certa: metterlo in frigo non è la scelta migliore. Se ti è mai capitato di farlo, avrai notato che l’olio si addensa e diventa opaco, perdendo la sua fluidità. Questo succede perché l’olio extravergine contiene acidi grassi e polifenoli che reagiscono al freddo solidificandosi. Anche se potrebbe sembrare una soluzione per conservarlo più a lungo, in realtà rischi di alterarne la qualità e il gusto. Vediamo nel dettaglio perché.

Quando l’olio extravergine in bottiglia viene esposto a temperature troppo basse, come quelle del frigorifero, i suoi composti chimici si separano, creando una sorta di “congelamento” parziale. Questo fenomeno è causato dai trigliceridi, i grassi presenti nell’olio, che tendono a solidificarsi con il freddo. Una volta riportato a temperatura ambiente, l’olio potrebbe non tornare alla sua consistenza originale e il suo sapore potrebbe risultare compromesso. Potresti notare un retrogusto amarognolo o una perdita di freschezza, elementi che sono fondamentali per apprezzare appieno un buon olio EVO.

Olio extravergine d’oliva: come si capisce quando scade

Il modo migliore per conservare l’olio extravergine di oliva è tenerlo lontano da luce, calore e aria. L’esposizione a questi elementi accelera il processo di ossidazione, riducendo la qualità dell’olio. Scegli un luogo fresco e asciutto, come una dispensa, e usa bottiglie di vetro scuro per proteggerlo dalla luce. Anche la chiusura ermetica è fondamentale per evitare che l’aria entri in contatto con l’olio e ne comprometta il sapore e le proprietà.

Cosa succede se congeli l’olio extravergine d’oliva

Molti pensano che conservare l’olio in frigo possa preservarne la freschezza, ma è un falso mito. Anche se le basse temperature rallentano l’ossidazione, l’effetto negativo sulla consistenza e sul gusto è troppo alto per giustificare questa scelta. Inoltre, l’olio freddo potrebbe formare piccoli cristalli che, una volta sciolti, possono lasciare una consistenza granulosa. Questo può alterare anche l’esperienza gustativa del prodotto.

Se per errore hai messo l’olio in frigo, non preoccuparti: riportalo semplicemente a temperatura ambiente. Tienilo fuori dal frigo per alcune ore e vedrai che tornerà alla sua forma liquida. Bisogna però sapere che, ripetendo questa operazione, l’olio potrebbe perdere alcune delle sue qualità organolettiche. Per questo motivo, è sempre meglio evitare il frigorifero e optare per un luogo adatto, come una credenza lontano dai fornelli.

Come riconoscere un Olio extravergine d’oliva di qualità

Congelare l’olio extravergine di oliva è tecnicamente possibile, ma non è raccomandato. A temperature molto basse, intorno ai -5°C, l’olio inizia a solidificarsi, diventando denso e opaco. Tuttavia, il congelamento può alterare le sue proprietà organolettiche e ridurre i benefici nutrizionali. I composti aromatici e i polifenoli, che conferiscono all’olio il suo sapore e le sue qualità salutari, potrebbero essere compromessi durante il processo di congelamento e scongelamento.

Inoltre, l’olio congelato potrebbe subire un’alterazione della sua consistenza, diventando granuloso o cristallizzato. Una volta scongelato, l’olio potrebbe non tornare alla sua fluidità originale, influendo negativamente sull’esperienza gustativa. Se devi conservarlo per un lungo periodo, è meglio riporlo in un luogo fresco e asciutto, lontano da luce e calore, piuttosto che congelarlo.

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