Lo svezzamento è una fase cruciale nella vita di un neonato, un momento in cui si introducono i primi alimenti oltre al latte materno o artificiale. Tra le molte opzioni disponibili, l’olio extravergine d’oliva emerge come una delle migliori scelte per arricchire la dieta dei futuri ex lattanti. Molti pediatri italiani consigliano l’olio EVO per lo svezzamento, ovvero è necessario fare attenzione alle dosi e alla frequenza.
Molti specialisti raccomandano l’olio EVO durante lo svezzamento per le sue numerose proprietà benefiche. Ad esempio, la Società Italiana di Pediatria sottolinea l’importanza di scegliere grassi di qualità nella dieta dei bambini, e l’extravergine è considerato uno dei migliori grazie al suo profilo nutrizionale.
Questo condimento è ricco di acidi grassi monoinsaturi, in particolare l’acido oleico, che è facilmente digeribile e aiuta lo sviluppo del sistema nervoso centrale. Inoltre, contiene vitamina E e polifenoli, potenti antiossidanti che proteggono le cellule dall’ossidazione e supportano il sistema immunitario.
Quando dopo i sei mesi compiuti si inizia a introdurre l’olio extravergine d’oliva nella dieta del lattante, è importante farlo gradualmente e nelle giuste quantità. Per i primi pasti, si consiglia di aggiungere circa un cucchiaino di olio EVO (circa 5 ml) per ogni porzione di pappa o purea. Questa quantità può essere aumentata leggermente man mano che il bambino cresce e si abitua ai nuovi sapori. L’importante è non affidarsi mai al fai da te e seguire le indicazioni del proprio pediatra di fiducia.
Rispetto ad altri oli, come l’olio di colza, l’olio extravergine d’oliva in svezzamento offre diversi vantaggi. L’olio di colza, sebbene contenga acidi grassi omega-3, ha un contenuto di acido erucico che può essere dannoso se consumato in grandi quantità. L’olio extravergine d’oliva, invece, è privo di questo acido e offre un equilibrio migliore di acidi grassi essenziali.
Un altro vantaggio dell’olio extravergine d’oliva è la sua purezza. L’olio EVO viene estratto meccanicamente dalle olive senza l’uso di sostanze chimiche, mantenendo così intatti i suoi nutrienti e benefici. Al contrario, molti altri oli vegetali, come quelli di semi, sono spesso sottoposti a processi di raffinazione che possono ridurre il loro valore nutrizionale.
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Come integrare l’olio extravergine d’oliva durante lo svezzamento
L’olio extravergine d’oliva può essere facilmente integrato nella dieta di lattanti e bambini. Nelle pappe va aggiunto a crudo un cucchiaino di olio EVO, in particolare ai mix di verdure, legumi o cereali per arricchirle di sapore e nutrienti. Nelle puree di frutta un filo di olio EVO può aiutare ad assorbire meglio le vitamine liposolubili come la vitamina A, D, E e K. Per i bambini ormai svezzati da tempo un cucchiaino di olio EVO aggiunto ai passati di verdura renderà il pasto più nutriente e cremoso.
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Secondo molti pediatri, tra cui il noto professore italiano Lucio Piermarini, autore del libro “Io mi svezzo da solo”, l’olio extravergine d’oliva è un alimento prezioso nello svezzamento. Piermarini evidenzia come l’olio EVO sia ideale per il suo contenuto di grassi sani, indispensabili per lo sviluppo cerebrale e la crescita generale del neonato e del bambino.
L’EVO è una scelta eccellente per lo svezzamento, grazie ai suoi numerosi benefici per la salute e la crescita. Incorporare questo olio nella dieta dei più piccoli, nelle giuste quantità e con la frequenza appropriata, può contribuire a garantire una nutrizione equilibrata e a promuovere uno sviluppo sano e armonioso.