Acquistare un buon olio extravergine d’oliva (EVO) non è così semplice come sembra. La selezione accurata può diventare complicata se non si sa come interpretare le informazioni sull’etichetta. Utile può essere una guida semplice e familiare per leggere senza errori l’etichetta dell’olio extravergine d’oliva.
La prima cosa da notare sull’etichetta è il nome del prodotto e la sua denominazione. Se leggi “olio extravergine di oliva”, sai che stai acquistando il miglior tipo di olio d’oliva, ottenuto solo tramite processi meccanici e senza l’uso di sostanze chimiche. Attenzione a termini come “olio di oliva” o “olio vergine di oliva” che indicano oli di qualità inferiore.La provenienza è un fattore cruciale. Un olio EVO di qualità riporterà chiaramente l’origine delle olive. Parole come “100% italiano” o la denominazione di un’area specifica, come la Puglia, indicano un olio prodotto con olive coltivate e lavorate in Italia. Alcuni oli riportano anche la sigla DOP (Denominazione di Origine Protetta) o IGP (Indicazione Geografica Protetta), che garantiscono l’origine geografica e il rispetto di rigidi standard di produzione.
L’annata di raccolta delle olive è un altro dettaglio importante. Un olio fresco ha un sapore e un aroma più intensi. Cerca sull’etichetta l’indicazione dell’anno di raccolta, che ti darà un’idea della freschezza del prodotto. Generalmente, un olio extravergine d’oliva andrebbe consumato entro 18 mesi dalla spremitura.
Alcuni produttori specificano il metodo di produzione, come la “spremitura a freddo” o “estrazione a freddo“. Questi termini indicano che l’olio è stato estratto a temperature inferiori a 27°C, mantenendo così intatte tutte le sue proprietà organolettiche e nutrizionali. L’estrazione a freddo è sinonimo di alta qualità.
L’olio extravergine d’oliva: occhio all’acidità sull’etichetta
L’acidità è un parametro chiave nella qualità dell’olio EVO. Per essere classificato come extravergine, l’olio deve avere un’acidità libera non superiore allo 0,8%. Questa informazione può essere riportata sull’etichetta, ma anche se non lo fosse, gli oli extravergine di alta qualità tendono ad avere acidità molto basse, spesso inferiori allo 0,3%.
I polifenoli sono composti naturali presenti nell’olio EVO che contribuiscono ai suoi benefici per la salute e alla sua stabilità. Alcuni produttori indicano il contenuto di polifenoli sull’etichetta, che è un buon indicatore della qualità. Un olio ricco di polifenoli avrà un sapore più robusto e una maggiore resistenza all’ossidazione. Importante è saper leggere sull’etichetta di un Olio extravergine d’oliva i marchi.
Oltre alla DOP e IGP, altri marchi di qualità che si possono trovare in evidenza sulle bottiglie sono il BIO per gli oli prodotti da agricoltura biologica. Queste diciture indicano che l’olio ha superato controlli aggiuntivi e rispetta standard specifici.
Qualche olio evo, come l’extravergine di Agricola Dargenio sul suo sito ufficiale, riporta note di degustazione che descrivono il sapore e l’aroma dell’olio. Termini come “fruttato“, “amaro” e “piccante” indicano le caratteristiche di gusto da poter portare sulla propria tavola. Queste note possono aiutarti a scegliere l’Olio EVO che meglio si abbina ai tuoi gusti e alle tue ricette preferite.
Infine, molti produttori includono consigli su come utilizzare e conservare l’olio extravergine d’oliva. La bottiglia va riposta in un luogo fresco e buio, scelta fondamentale per mantenere la sua qualità. Le bottiglie di vetro scuro sono preferibili perché proteggono l’olio dalla luce.
Leggere l’etichetta dell’olio extravergine d’oliva richiede solo un po’ di attenzione, ma è un passaggio fondamentale per assicurarsi di portare a casa un prodotto di alta qualità, che non solo esalterà i tuoi piatti, ma contribuirà anche al tuo benessere.